Creare un prato resistente e vivace con la Gramigna

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La Gramigna comune, conosciuta anche come Cynodon dactylon, è una pianta caratterizzata dalla sua straordinaria resistenza e dalla capacità di crescere vigorosamente una volta stabilizzata. Quest’erba appartiene al gruppo delle macroterme, che sono piante con un ciclo C4, sfruttando al massimo le alte temperature e le lunghe giornate estive per una fotosintesi efficiente. Anche se in certe circostanze può essere considerata una malerba, la Gramigna manifesta una robusta tolleranza al caldo con basse esigenze di acqua, ma non sopporta l’ombra. Scopriamo insieme le caratteristiche specifiche di questi sementi.

Gramigna: caratteristiche e proprietà

La sua forza risiede non solo nella resistenza al calpestio ma soprattutto nella sua abilità di colonizzare gli spazi circostanti attraverso stoloni superficiali (simili a falsi fusti) e rizomi sotterranei. Gli internodi tra i diversi nodi sono piuttosto spaziosi e la struttura fogliare è di consistenza media-grossolana. I semi, di piccole dimensioni, vengono trattati per migliorare la germinazione e semplificare il processo di semina. Durante l’autunno e l’inverno, la Gramigna va in dormienza, assumendo una colorazione gialla-paglierina e rallentando notevolmente i processi metabolici.

La Gramigna si comporta come un elastico: può essere coltivata con poche richieste di manutenzione, risultando adatta per ampi spazi come parchi e rotonde stradali con un budget limitato. Tuttavia, con cure costanti di fertilizzazione e disponibilità di acqua, può formare prati dall’aspetto estetico piacevole e dalle prestazioni soddisfacenti. Sebbene non sia la pianta più veloce nell’insediarsi, una volta radicata è praticamente inarrestabile.

Per ottenere i migliori risultati, la Gramigna richiede un terreno sciolto, caldo, morbido e ben aerato, con pH neutro o leggermente alcalino. Il periodo ideale per la semina va da aprile ad agosto inoltrato, con temperature del terreno superiori a 15-18 °C per una germinazione ottimale. La Bottos ha una linea di Gramigna Comune ed una linea TOP di gamma, la BERMUDAGRASS venduta in confezioni che vanno dai 500 grammi ai 20 kg.

I dosaggi raccomandati variano da 10-15 fino a 18 g/m2, dosaggi più elevati sono consigliati per semine tardive o in presenza di un terreno non perfettamente lavorato prima della semina.

Taglio, Nutrizione e Irrigazione per un Prato con Gramigna

Taglio gramigna

Il primo taglio del prato di gramigna dovrebbe avvenire quando il tappeto erboso raggiunge un’altezza di 3,5-4 cm, solitamente dopo circa 3-4 settimane dalla semina iniziale. In questo momento, è consigliabile ridurre l’altezza del prato a 3 cm. Una volta che il prato è pienamente sviluppato, è possibile tagliarlo senza problemi anche a un’altezza di 2-2,5 cm. È importante notare che riducendo l’altezza di taglio si aumentano le esigenze di manutenzione.

Nutrizione gramigna

Durante la semina iniziale, si consiglia una concimazione fosfatica per favorire il sano sviluppo delle piante, START LIFE 10-15-10 che unisce l’aspetto di facilizzazione della germinazione dei semi con l’arricchimento della fertilità dei terreni. Durante le fasi di crescita vegetativa, tipicamente verso la fine della primavera, durante l’estate e all’inizio dell’autunno, è cruciale mantenere un livello adeguato di azoto per agevolare il metabolismo delle piante. A tal fine, sono consigliati concimi come Hot Summer 35-0-0 o l’uso di un concime liquido come STRONGER 11-0-11. La frequenza e la tipologia di concimazione variano in base all’utilizzo del prato e all’altezza di taglio mantenuta.

Prima dell’ingresso in dormienza, ovvero verso l’autunno, si consiglia l’uso di Cold Time 4-3-8 per preparare le piante ai rigori invernali e promuovere una ripresa vigorosa in primavera. Questo stesso concime risulta benefico anche per il risveglio vegetativo iniziale durante la primavera successiva.

Irrigazione gramigna

Durante la fase iniziale dopo la semina, quando non è presente un impianto d’irrigazione, è consigliabile mantenere il terreno costantemente umido per facilitare la germinazione delle sementi. Successivamente, una volta che la germinazione è avvenuta, la quantità di acqua può essere ridotta significativamente, tenendo conto del tipo di utilizzo del prato. Un impianto d’irrigazione ben funzionante può adattare l’apporto d’acqua alle reali esigenze del prato di gramigna, evitando sprechi e garantendo la salute delle piante.

Queste pratiche di taglio, nutrizione e irrigazione sono fondamentali per mantenere un prati di gramigna sani, vigorosi e esteticamente piacevoli per lunghi periodi. Adattare queste pratiche alle esigenze specifiche del terreno e del clima locale può garantire un prato di gramigna rigoglioso e resistente nel tempo.

Fitostimolazione e Rigenerazione del Prato con Gramigna

La fitostimolazione rappresenta un valido supporto per la crescita vigorosa del prato di gramigna, sfruttando trattamenti con fitofortificanti e biostimolanti con prodotti come PROMOTER. Queste soluzioni favoriscono la salute delle piante e ne potenziano la vitalità.

La rigenerazione di un prato di gramigna, ma più in generale di un prato di specie macroterme, può essere eseguita verso l’inizio o la fine dell’autunno, a seconda delle caratteristiche della zona, in un intervento di rigenerazione che mira a ridurre la visione della colorazione gialla delle macroterme promuovendo la crescita vegetativa di specie microterme che d’inverno hanno colorazione verde. Questo trattamento avviene attraverso l’uso del nuovo miscuglio MACROSEEDING della Bottos, una formula speciale contenente loietti selezionati e specifici a breve periodo di transizione primaverile. Le dosi consigliate variano tra 40-50 g/m2 fino agli 80-100 g/m2 per trasemine di tipo tecnico (poco utilizzate nel privato).

Verso la fine della primavera, con l’arrivo del primo caldo, tipicamente tra fine aprile e giugno, è possibile eseguire un vero e proprio intervento di rigenerazione utilizzando la stessa varietà di Gramigna a una dose di 5-10 g/m2. Questo intervento è utile per correggere eventuali aree del prato che potrebbero aver subito un indebolimento durante l’inverno.

In entrambi i casi, è essenziale eseguire una procedura di verticut, rimuovendo il feltro e altri residui organici presenti nel terreno prima di procedere con le operazioni di risemina. Questo passaggio preliminare ottimizza l’assorbimento delle nuove sementi e promuove una migliore rigenerazione del prato di gramigna, garantendo un risultato finale più robusto e uniforme.

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