La Fertilizzazione d’Autunno per le Macroterme

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Le Macroterme sono piante da prato che formano tappeti rustici che resistono alle alte temperature estive ma che, durante l’inverno, vanno in dormienza. A differenza del prato inglese, queste piante ingialliscono completamente in inverno e tornano verdi solo a primavera inoltrata andando sostanzialmente in dormienza durante la stagione fredda.

Oggi parleremo delle specie di macroterme più utilizzate:  la gramigna (cynodon), zoysia, pennisetum, paspalum e stenotaphrum.

Differenti tra di loro ma che hanno in comune il fatto che durante l’estate esse vadano concimate in continuazione con fertilizzanti ricchi di azoto i quali aiutano e sostengono la futura crescita, mentre nel periodo autunnale per renderle in salute è necessario eseguire un’ultima concimazione diversa a prevalenza di potassio.

Fertilizzazione del prato in autunno: tutti gli errori da non fare

Uno degli errori perpetrati più spesso quando si tratta di fertilizzare un prato di macroterme è quello di non occuparsi dell’ultima fertilizzazione fonte fondamentale di nutrizione.

Si pensa che siccome le macroterme vanno in dormienza, non occorra nutrirle ma invece il passaggio è essenziale per mantenere lo stato di benessere generale del prato.

Utilizzare questa prassi significherà infatti  far sì che la pianta rallenti e poi sapientemente blocchi la fotosintesi clorofilliana solo dopo avere irrobustito le sue pareti cellulari e fatto grande scorta di nutrimenti.

Ricordate che una macroterma che va in dormienza malnutrita e debole subirà di più i danni delle gelate, della stagione fredda e in seguito ritarderà il suo rinverdimento primaverile lasciando agio alle infestanti di diffondersi.

Prato in autunno e strategie di nutrizione

Come abbiamo visto per tutte le graminacee poaceae anche le macroterme necessitano di concimazioni ricche di potassio e azoto quando il freddo è alle porte. La differenza principale rispetto al prato detto “all’inglese” sempre verde è che qui la fertilizzazione e concimazione profonda vanno eseguite un po’ prima, circa a metà ottobre.

È bene ricordare inoltre che in qualsiasi concimazioni vi è la netta necessità che il terreno riceva un’adeguata presenza di sostanza organica in grado di favorire la disponibilità e l’assimilazione dei nutrimenti attraverso le radici. Una buona regola prima dell’ultima concimazione è usare uno specifico trattamento introducendo nel terreno gli acidi umici e acidi fulvici come il Power liquid. Un esempio di dosaggio: 500 grammi per 100 mq di prato in 15 litri di acqua, irrigare abbondantemente dopo averlo dato.

È possibile utilizzare un unico prodotto di tipo granulare che abbia al proprio interno anche della sostanza organica come la concimazione azoto potassica con fertilizzante organo-minerale a titolo a NPK 10-5-15 di Pro life.

Abbiamo detto che i migliori prodotti da utilizzare in autunno per l’ultima concimazione delle macroterme devono avere un elevato contenuto di potassio e allo stesso tempo contenere azoto a lento rilascio. Vi consigliamo di acquistare Autumn K di Bottos, a titolo a NPK 21-0-25, il migliore sul mercato.

Macroterme: come stimolare irrobustimento finale

Sappiamo che le macroterme come la gramigna comune di Bottos  o la MONACO di BARENBRUG necessitano di riposo e dormienza ma devono essere sane, forti e ben sviluppate per ritornare verdi e belle in primavera.

Dunque prima che inizi il naturale ingiallimento autunnale si possono usare dei trattamenti di stimolazione con base di idrolizzati proteici come Always di Bottos oppure alghe brune come Pre Stress di Bottos. I composti vengono distribuiti a livello fogliare attraverso una pompa irroratrice dopo essere stati diluiti in acqua.

Quanto al taglio del vostro prato prima della dormienza è bene ricordarsi che sarebbe meglio lasciarlo un po’ più alto del solito per preservarlo dalle intemperie e dal tempo.

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