La semina del prato in autunno

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Per ottenere un prato rigoglioso è importante, non solo prendersene cura, ma anche capire quando è il momento migliore per fare la semina.

Sono in tanti a credere che il periodo più favorevole è quello primaverile e, anche se effettivamente, si tratta di una buona stagione, la semina del prato in autunno si rivela la scelta migliore, l’importante è seguire alcuni accorgimenti e una procedura di lavoro impeccabile.

Semina prato autunno: perché è il periodo migliore?

Il periodo in cui la semina del prato permette di ottenere un risultato ottimale è quello che va da settembre a ottobre (novembre se siamo nel centro-sud Italia).

In questi mesi il prato è meno vulnerabile agli attacchi di erbe infestanti, più presenti durante la stagione primaverile.

Inoltre, la germinazione delle sementi per il prato non è compromessa dai rischi legati alle ondate di gelo delle stagioni più fredde ma soprattutto al forte caldo estivo che induce spesso morte delle plantule causa attacchi fungini o carenze idriche.

Durante l’autunno, il prato trova le condizioni migliori per crescere forte e fitto con un clima temperato ottimo per lo sviluppo delle plantule. Bisogna solo stare attenti ai forti acquazzoni autunnali per i quali sarebbe bene controllare sempre le previsioni meteo.

Seminare il prato in autunno: i lavori da fare per un risultato impeccabile

Per ottenere un prato impeccabile è necessario eseguire una serie di lavori che comprendono degli step precisi per la preparazione del terreno, per la semina e per la cura del prato.

Preparazione del terreno

Lavorare il terreno prima della semina permette di creare le condizioni necessarie a favorire la crescita e a limitare la comparsa di possibili problematiche che possono insorgere nel prato, una volta stabilizzato.

La prima operazione da fare è sempre quella di effettuare un diserbo totale di tutta la superficie andando ad eliminare tutto quello che c’è, dal muschio, alle malerbe, etc.

Se il terreno è duro, non lavorato, pieno di pietre o buche, si deve procedere a smuovere il terreno per farlo arieggiare. Per far questo si utilizza una motozappa o una fresetta per muovere lo strato superficiale del terreno fino ad arrivare a una profondità di circa 20 cm circa. Questa operazione è sconsigliata su un prato già esistente da ripristinare. Andare a smuovere il terreno riporta in superficie tutta una serie di sementi dormienti nel terreno di erbe infestanti. E’ bene dunque stare molto attenti.

Se si ha già un prato, una superficie pianeggiante, etc. consigliamo vivamente di non smuovere il terreno ma effettuare solo il diserbo superficiale e ripartire poi dall’operazione di falsa semina.

Una volta smossa la terra, sarà necessario estrarre radici e sassi con un rastrello e procedere alla livellatura del terreno. Pr grandi superfici si può adottare una interrasassi ed un trattore con una rete metallica posteriore. Si tratta di un’operazione di estrema precisione, fondamentale per dare lanche a pendenza giusta al terreno, passaggio importante perché servirà a far defluire l’acqua nel modo giusto, evitando che si formino buche e ristagni.

Una volta livellato, volendo si potrebbe procedere alla semina MA…. ATTENZIONE!!! Noi consigliamo la FALSA SEMINA! In cosa consiste?

La falsa semina si fa una volta che il terreno è pronto ad accogliere il nuovo seme! Si apre l’impianto di irrigazione per qualche giorno (o si bagna a mano se il terreno è privo di quest’ultimo) come se avessimo seminato in maniera da tenere umido lo strato superficiale e si aspetta una decina di giorni che germinino i semi delle infestanti presenti nel terreno. A questo punto si andrà ad effettuare un secondo intervento di diserbo per pulire ancora di più il terreno dalle malerbe. A questo punto si potrebbe anche procedere alla semina (se si ha fretta) ma noi di Greenterest consigliamo sempre un altro intervento di falsa semina, con altro diserbo e poi procedere con la semina! Truppo scrupolosi? Sì!!! Ma abbiamo visto che i nostri clienti sono contenti.

Concimazione di fondo

Durante le fasi di fresatura del terreno, sarebbe opportuno intervenire anche con una concimazione di fondo organica in maniera tale da andare ad “ingrassare” il suolo, migliorandone la struttura fisica sia dei terreni sabbiosi che di quelli argillosi. Uno di questi concimi è il NUTRATTIVA della BOTTOS che grazie all’elevata presenza di sostanza organica, aumentala fertilità in maniera estremamente rapida e potente e favorisce lo sviluppo radicale grazie alla presenza delle micorrize. Questo andrà a proteggere le piante anche dall’attacco di patogeni.

Seminare il prato

La scelta delle sementi più adatte è vincolata alle ore di luce che il prato riceve ogni giorno e a quanto sarà sottoposto a calpestii. In commercio, sono presenti molte varietà di semi, trovare quelli migliori per le proprie condizioni, vuol dire ottenere un prato molto erboso e resistente all’usura.  Per qualsiasi dubbio, non esitate a contattarci!

Dopo aver individuato le sementi, si procede alla semina, spargendo i semi sul terreno in modo omogeneo (preferibilmente con una seminatrice in modo da interrarli di qualche millimetro). Ti suggeriamo di seguire le indicazioni presenti sul prodotto acquistato, assicurandoti di cospargere una quantità di semi sufficiente a garantire copertura completa. Ricordati di tenere da parte sempre un po’ di seme per eventuali fallanze dovute al mancato attecchimento. STAI ATTENTO ALLE FORMICHE! Non appena seminerai, ci saranno centinaia di formiche che verranno a “rubare” chili e chili di seme! Esistono in commercio prodotti in polvere per ridurre questo “effetto collaterale”.

Terminata la semina, il terreno va coperto con pochi millimetri di terriccio specifico per tappeti erbosi con alto contenuto in sabbia (se volete, potreste utilizzare anche solo sabbia di fiume, lavata). Essenziale, indispensabile, è l’utilizzo di CONCIMI STARTER, concimi ad alto contenuto in fosforo (es. Start Life, BioStart, etc.) che favorirà la germogliazione dei nuovi semi, velocizzando il processo di crescita e assicurando una maggiore durata nel tempo.

Per ottenere un letto di semina perfettamente omogeneo bisogna passare sul terreno con rullo pesante, operazione che aiuterà i semi ad attecchire al terreno evitandone il dilavamento con l’irrigazione o le piogge ed inoltre si è visto che rullando il prato il seme tende a nascere molto prima!

L’ultima operazione, fondamentale, è quella di irrigare il prato con abbondante acqua tutti i giorni e più volte al giorno in modo da tenere sempre umido lo strato superficiale del terreno. Non c’è bisogno di allagare il prato e non bisogna bagnare nelle ore più calde del giorno per non abbassare la temperatura del terreno, temperatura utile alla germinazione del seme! In poco tempo, s’inizieranno a vedere i primi risultati.

Nella fase di crescita è raccomandato non calpestare l’erba per non danneggiarla, in quanto ancora molto fragile.

Cura del prato in autunno

Trascorsi circa venti giorni dalla nascita del prato, bisogna utilizzare un concime di mantenimento a lenta cessione che, servirà ad aumentare gradualmente: fertilità, ritenzione idrica e attività microbica del terreno. Siccome siamo in autunno, bisognerà aiutare le giovani foglioline ad irrobustirsi per proteggersi dall’imminente arrivo del freddo. Per questo, a distanza di qualche settimana dalla semina, magari in concomitanza con il primo taglio del tappeto erboso, si somministrano concimi anti-stress ad alto contenuto di potassio (es. Autumn K, Pro Life o BarFertile Summer&Winter, etc.) uniti a concimi organici (es. BioSoil o Nutraforte).

Quando l’erba avrà raggiunto i 6 cm di altezza, potrà essere sottoposta al primo taglio, che dovrà essere alto circa 4 cm.

I tagli successivi, invece, saranno più bassi per permette al prato di infoltirsi e rafforzare le radici. Inoltre, bisogna evitare di tagliare l’erba durante le gelate e di irrigare nelle ore più calde della giornata.

Non sarebbe male somministrare degli agenti surfattanti (es. Water Plus) per evitare che l’acqua delle piogge autunnali penetri nel suolo senza creare ristagni; questo aiuterà anche un migliore sviluppo radicale e quindi maggiore resistenza agli stress.

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