Che differenza c’è tra il concime e il fertilizzante?

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Molte persone fanno confusione utilizzando i termini concime e fertilizzante per indicare lo stesso prodotto, ma in realtà ci sono delle differenze sia nella composizione, che nel tipo di utilizzo che viene fatto in agricoltura.

La scelta del tipo di prodotto da utilizzare dipende dal tipo di coltivazione da fare; fondamentalmente possiamo dire che la differenza tra concime e fertilizzante sta nella composizione.

I concimi sono sostanze organiche, mentre i fertilizzanti sono sostanze chimiche, inoltre, è il concime ha un effetto quasi uguale a quello dei fertilizzanti, poiché in grado di fornire gli stessi nutrienti, ma utilizzando fonti differenti.

Concimi e fertilizzanti

Come anticipato, il concime è composto da sostanze organiche ed è utilizzato per fertilizzare la terra esclusivamente attraverso le sue proprietà naturali.

Nutre la terra ma non offre supporto specifico per una particolare coltivazione; inoltre, è molto utile se si esegue una coltivazione intensiva.

Se non si utilizza il concime regolarmente, il terreno diventa arido e difficilmente porterà a dei frutti. Se si ha un giardino, usare dei concimi per prato, pone le basi per avere un manto erboso verde e rigoglioso.

I fertilizzanti sono utilizzati per dare nutrimento alla terra e per assicurargli quelle condizioni necessarie a renderla fertile.

Entrambi hanno lo stesso obiettivo: nutrire la terra. Anche se in minima parte, è possibile considerare concimi e fertilizzanti l’uno il sottoprodotto dell’altro.

Per capire meglio questa affermazione bisogna soffermarsi sulla definizione di fertilizzante: una qualunque sostanza che, per le sue caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche, nutre il terreno rendendolo fertile, e fornisce un adeguato sostentamento alle piante.

In base al miglioramento conferito al terreno, sono disponibili tre tipologie di fertilizzanti:

  • Concimi: conferiscono al terreno uno o più elementi nutritivi per le piante
  • Ammendanti: sostanza sintetica, naturale, organica o minerale che fornisce tutti gli elementi per l’accrescimento delle piante
  • Correttivi: sostanza in grado di modificare e migliorare le caratteristiche chimiche del terreno.

Quindi, tenendo conto della finalità, è possibile acquistare fertilizzanti specifici, ad esempio, se si desidera modificare il pH del terreno, è possibile acquistare un fertilizzante correttivo. Se, invece, si vuole dare sostegno allo sviluppo della pianta, bisogna optare per degli ammendanti.

Insomma, con i fertilizzanti possiamo agire su fattori specifici, mentre con i concimi ci si focalizza soprattutto sul nutrimento da dare alle piante.

Quando concimare e fertilizzare il terreno

Generalmente, la migliore tempistica per concimare e fertilizzare il terreno è in inverno. Dopo il raccolto, le piante vengono sradicate, la terra rivoltata e poi concimata. Il terreno si riposa fino a primavera, in questo periodo le sostanze nutritive penetrano nella terra e la nutrono.

Un altro fattore significativo dei concimi e dei fertilizzanti è il tempo di assorbimento: il concime si decompone in circa un mese, mentre il fertilizzante viene assorbito rapidamente dal terreno, per via della sua solubilità.

Se si intende procedere con una coltivazione biologica, bisogna prediligere il concime organico e evitare i fertilizzanti.

Nel caso del prato, invece, è possibile effettuare la concimazione e utilizzare i fertilizzanti durante tutto l’arco dell’anno, scegliendo i prodotti più adeguati al periodo. Puoi saperne di più leggendo il nostro articolo su come concimare il prato.

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