Consigli su come innaffiare il prato

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L’acqua è una risorsa essenziale affinché il prato si mantenga in salute. Sapere come annaffiare il prato nel modo corretto, aiuta l’erba a crescere forte e sana.

È necessario che il terreno sia umido e arieggiato, ma per stabilire la quantità d’acqua di cui ha bisogno si devono considerare diversi fattori.

Un terreno argilloso, ad esempio, si asciuga lentamente rispetto a uno sabbioso, perché trattiene più acqua e quindi, avrà bisogno di irrigazioni meno frequenti.

Indipendente dalla tipologia di terreno, bisogna sempre innaffiare in modo uniforme e con le quantità d’acqua giuste. Questo permette di evitare che sul prato ci siano zone secche e zone in cui l’erba è marcia.

Come irrigare il prato

In linea generale, durante l’estate e i periodi particolarmente caldi, è consigliato irrigare il prato al mattino molto presto, in modo da dar tempo al suolo superficiale di asciugarsi e all’acqua di pulire l’erba da eventuali potenziali malattie fungine causate dalla condensa notturna.

Questa è la regola generale, ma a fare la differenza sono anche il clima e le stagioni, che richiedono quantità d’acqua e frequenza d’irrigazioni diverse.

Irrigare in base alle stagioni

Durante il caldo, soprattutto in estate, l’annaffiatura mattutina può non bastare, per capirlo bisogna controllare le zolle del prato. Se sono molto asciutte, è necessario dare altra acqua, ma facendolo durante le ore del tramonto.

Anche in inverno ci sono delle regole, soprattutto se ci sono piogge abbondanti. Le giornate si accorciano e il sole è più debole e il livello di umidità è spesso sufficiente per mantenere il prato fresco.

Quindi, in questo caso, le irrigazioni possono essere meno frequenti o, in base alla situazione climatica, addirittura sospesa per un periodo. Anche in questo caso bisogna valutare lo stato della zolla e capire come prendersi cura del prato.

Irrigare in base al clima

Oltre alle stagioni, è importante anche orientarsi tenendo conto dell’andamento del clima. Ad esempio, può succedere che in primavera ci siano giornate di scirocco e che sia necessario intervenire con annaffiature improvvise per preservare il prato.

Oppure, che in autunno ci siano giorni di frequenti precipitazioni e quindi, sarà opportuno sospendere le irrigazioni. Un buon sistema per gestire queste situazioni è quello di installare degli impianti di irrigazione sofisticati che sono in grado di gestire le annaffiature automaticamente, in base alle condizioni climatiche.

Semina prato, quando innaffiare

Irrigare il prato durante la semina segue regole diverse da quando lo si fa per un prato adulto. Semina e risemina sono fasi delicate che, se fatte in modo errato, possono compromettere la resa finale del tappeto erboso.

L’irrigazione di un prato maturo, generalmente, deve essere abbondante e poco frequente, dopo i primi 3 tagli va bagnato con molta acqua per poi fare pause da 2 a 5 giorni

In questo modo gli si fornisce l’acqua necessaria per rimanere in salute e, allo stesso tempo, stimolare lo sviluppo delle radici. Con le pause, infine, si evita che lo strato superficiale del terreno resti umido a lungo, dando la possibilità alle malattie fungine di svilupparsi.

Queste regole non vanno bene nel caso dell’irrigazione durante la semina del prato, in cui bisogna fare una distinzione tra le fasi di germinazione e di crescita.

Durante la germinazione, il terreno deve essere sempre umido, ma senza eccedere con l’acqua. Sarà necessario bagnarlo più volte durante la giornata (2-6 volte), facendo attenzione a non esagerare o a creare pozzanghere.

Dopo 10/15 giorni, i semi saranno spuntati e l’erba inizierà a crescere e ad assorbire l’acqua tramite le radici che, si svilupperanno e allungheranno. Si dovrà modificare l’annaffiatura, facendola diventare sempre più profonda e abbondante.

Quando tutto sarà germinato, si prosegue con l’irrigazione una volta al giorno, al mattino. Più il tappeto erboso cresce e più l’acqua dovrà essere abbondante e, quando ci si avvicinerà al primo taglio, bisognerà fare le prime pause. Si inizia con pause di un giorno per poi seguire le regole per irrigare il prato maturo.

Irrigazione tappeti erbosi: quanta acqua?

La quantità d’acqua dipende dal caldo e anche dalla fase in cui si trova il prato. Nei primi giorni di sviluppo bisogna apportare da 1 a 2 mm di acqua, da aumentare gradualmente col tempo fino alle prime pause.

Durante la primavera e l’autunno, il prato deve ricevere circa 25 litri al metro quadro di acqua a settimana, da aumentare a 35 litri al metro quadro durante la stagione estiva.

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