Consigli su come innaffiare il prato
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L’irrigazione del giardino è un aspetto fondamentale per mantenere il verde rigoglioso e in salute. Scegliere l’impianto di irrigazione più adatto alle proprie esigenze significa ottimizzare il consumo d’acqua e garantire il benessere delle piante. Vediamo quali sono i principali sistemi di irrigazione e come individuare la soluzione ideale.
Esistono diverse soluzioni per l’irrigazione del giardino, ognuna con caratteristiche specifiche. Ecco le principali:
Si tratta di un sistema altamente efficiente perché eroga l’acqua direttamente alla zona radicale delle piante tramite un reticolo di tubazioni, gocciolatori e valvole di controllo. Questo metodo riduce l’evaporazione e il ruscellamento, migliorando l’assorbimento idrico e minimizzando lo spreco. I gocciolatori possono avere portate variabili (da 2 a 8 l/h) e pressione regolabile per adattarsi a diversi tipi di suolo e colture. Nei terreni sabbiosi è consigliato un rilascio più frequente con portate minori, mentre nei suoli argillosi si prediligono erogazioni più lente per evitare ristagni. L’automazione con sensori di umidità ottimizza ulteriormente l’efficienza del sistema.
Perfetta per giardini con aiuole, orti e piante in vaso, l’irrigazione a goccia rilascia l’acqua lentamente vicino alle radici, riducendo gli sprechi e garantendo un’umidità costante.
Simula la pioggia naturale grazie a getti d’acqua nebulizzati. Ideale per prati e tappeti erbosi, copre aree estese con un effetto uniforme e naturale.
Sistema altamente efficiente, prevede tubazioni nascoste nel terreno e irrigatori a scomparsa. Perfetto per chi desidera un’irrigazione automatizzata senza elementi visibili in superficie.
Questa soluzione prevede un tubo microforato che rilascia acqua lungo tutta la sua lunghezza. Adatta per siepi e aiuole, è facile da installare e riduce l’evaporazione.
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La scelta del miglior impianto d’irrigazione dipende da vari fattori. Ecco alcuni criteri fondamentali che possono apparire banali agli specialisti ma per chi è alle prime armi col proprio giardino è bene sapere:
Superficie del giardino: Un piccolo giardino può essere irrigato con sistemi semplici come il tubo poroso o la goccia, mentre per superfici ampie l’irrigazione interrata o a pioggia è più efficace.
L’irrigazione in rapporto alla tipologia di piante: Piante con esigenze idriche diverse richiedono soluzioni mirate. Ad esempio, un prato necessita di una distribuzione uniforme dell’acqua, mentre piante sensibili all’umidità eccessiva beneficiano di un’irrigazione localizzata.
L’irrigazione e il minor consumo d’acqua: Un impianto ben progettato consente di ottimizzare il consumo d’acqua. L’irrigazione a goccia e i tubi porosi garantiscono un’alta efficienza, limitando gli sprechi.
Irrigazione giardino e automazione: un sistema di irrigazione automatica permette di programmare gli orari e la quantità d’acqua distribuita, riducendo il rischio di errori e garantendo una gestione ottimale anche in assenza del proprietario.
Scegliere un sistema di irrigazione automatica offre diversi benefici:
Il syringing è una tecnica di irrigazione superficiale utilizzata per raffreddare il prato nei periodi di caldo intenso. Consiste nell’applicazione di una leggera nebulizzazione d’acqua sulla superficie dell’erba, senza bagnare in profondità il terreno. Questo metodo aiuta a ridurre la temperatura fogliare e prevenire lo stress idrico, specialmente nelle ore più calde della giornata.
Il syringing non sostituisce l’irrigazione regolare, ma rappresenta un intervento complementare per mantenere il tappeto erboso sano e vigoroso durante le ondate di calore.
È particolarmente utile nei prati sportivi o ornamentali con varietà di erba sensibili al caldo, come il Lolium perenne e la Poa pratensis. Tuttavia, va eseguito con attenzione, evitando eccessi che potrebbero favorire lo sviluppo di malattie fungine a causa dell’umidità persistente sulle foglie.
Scegliere il giusto impianto di irrigazione per il giardino è essenziale per garantire una crescita sana delle piante e ottimizzare il consumo d’acqua. Valutare la superficie, il tipo di vegetazione e la necessità di automazione aiuta a trovare la soluzione più efficiente.
La quantità d’acqua necessaria per un prato varia in base alla tipologia di tappeto erboso, alle condizioni climatiche e alla stagione. I prati a base di festuca arundinacea e gramigna sono più resistenti alla siccità e richiedono irrigazioni meno frequenti, mentre quelli composti da agrostide stolonifera o poa annua necessitano di un apporto idrico costante per evitare ingiallimenti. In generale, un prato residenziale ha bisogno di circa 25-40 mm di acqua a settimana, preferibilmente suddivisi in due o tre irrigazioni profonde per favorire lo sviluppo radicale. Nei mesi più caldi, questa quantità può aumentare fino a 50 mm, specialmente per le varietà più esigenti.
È importante considerare anche il tipo di suolo: terreni sabbiosi drenano rapidamente e richiedono più irrigazioni, mentre quelli argillosi trattengono più umidità e necessitano di intervalli più lunghi tra un’irrigazione e l’altra. Per ottimizzare l’uso dell’acqua ed evitare sprechi, noi ti consigliamo di irrigare al mattino presto o alla sera, quando l’evaporazione è minore.
Greenterest ha creato una guida con ulteriori Consigli per l’Irrigazione del tuo prato.
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