Come progettare il proprio impianto di irrigazione

INDICE

Affinché il prato sia sano e robusto e mantenga la bellezza del suo manto erboso per tutto l’anno, è necessario provvedere all’installazione di un impianto di irrigazione adeguato.

Quasi tutti i semi per prato di tipo ornamentale necessitano di molta acqua, se questa viene a mancare, è possibile che si verifichino alcuni danni come l’ingiallimento e il diradamento dei fili erbosi.

È importante sapere come irrigare il prato, perché anche l’eccessiva acqua erogata tramite un impianto non correttamente progettato, può causare danni.

Come progettare l’impianto di irrigazione

Per realizzare un impianto di irrigazione che sia funzionale all’interno del proprio giardino, bisogna partire dalla pianificazione.

Pensare anticipatamente agli aspetti da tenere in considerazione aumenta le possibilità che il progetto sia funzionale e che il sistema di irrigazione risulti efficace.

Come prima cosa bisogna realizzare il progetto su carta, fare un elenco di tutto ciò che serve e i posizionamenti. Si deve tenere in considerazione l’uso del giardino e la sua suddivisione, prevedere se ci saranno aree coperte o aree completamente dedicate alla piante.

Partendo da queste valutazioni sarà possibile creare un impianto funzionale alle reali esigenze di irrigazione dell’intero giardino.

Come fare l’ impianto d’irrigazione in giardino

Per progettare l’impianto di irrigazione si parte quindi dalla planimetrica. Si disegna il perimetro esterno, la casa, l’area pedonale, l’area adibita a giardino, eventuali altri edifici e gli elementi come alberi, aiuole e siepi.

La quantità di acqua e la frequenza dell’irrigazione dipende dalla grandezza del prato, dal terreno e dalle piante. Durante l’estate e nei mesi più caldi, le irrigazioni dovranno essere superiori.

Dopo aver suddiviso le varie aree su carta, si passa a valutare l’installazione dei sistemi di irrigazione disponibili, che sono: a goccia, a pioggia o aspersione.

Con l’irrigazione a goccia, l’acqua viene distribuita a bassa pressione da gocciolatori, ovvero, erogatori presenti all’interno di tubi in polietilene. Sono erogatori molto piccoli che richiedono dei sistemi di filtraggio e vengono utilizzati soprattutto negli orti.

Tramite questo metodo l’irrigazione avviene lentamente, goccia dopo goccia, in modo da dare acqua gradualmente.

Con l’irrigazione per aspersione, invece, la distribuzione dell’acqua simula la pioggia, che viene rilasciata sotto forma di piccole gocce attraverso l’utilizzo di pompe, tubi e irrigatori.

Cosa serve per costruire l’impianto di irrigazione

Stabilite le aree e i sistemi di irrigazione, bisogna assicurarsi di acquistare materiale resistente e di qualità.

Nel nostro store sono presenti prodotti professionali per realizzare un impianto di irrigazione ad hoc e funzionale. Scopri di più.

La centralina è il cuore dell’impianto e comanda le elettrovalvole, può essere esterna (con sportellino e trasformatore) o interna, abdicata in locali specifici.

Se si sceglie un impianto automatizzato, la centralina viene interrata ma la torretta interna viene fuori di 5-10 cm durante l’irrigazione, per poi tornare alla sua posizione iniziale.

L’impianto di irrigazione statico viene utilizzato su aree di varie dimensioni e la forma varia in considerazione del raggio.

Vanno disposti in modo che possano essere sovrapposti completamente, quindi, se ogni irrigatore ha un raggio di 4 metri, sarà necessario posizionarne uno ogni 4 metri. Si parte dagli angoli esterni per poi andare verso il centro.

Se ci sono aiuole, arbusti o cespugli, l’irrigazione a goccia è quella da prediligere perché permette di dare acqua alle piantine dalla radice in modo uniforme.

Gli irrigatori dinamici ad aspersione o a pioggia sono ideali soprattutto per giardini di grandi dimensioni.

Il loro raggio d’azione può variare dai 5 fino ai 25 metri, sono dotati di testina rotante su cui è possibile installare ugelli in base al tipo di getto necessario.

Prima di procedere allo scavo, suggeriamo di tracciare il percorso dei tubi partendo dalla centralina. Bisogna scavare di circa 35/40 cm il terreno. A questo punto si passa all’installazione dei sistemi di irrigazione scelti in base alla aree.

Inoltre, bisognerà assegnare portata e pressione a ogni zona. Se l’acqua arriva dall’acquedotto è possibile fare riferimento al contatore per calcolare il tempo necessario a portare il giusto fabbisogno alla zona. Nel caso l’origine sia un pozzo o un canale, prendere come riferimento il libretto della pompa.

Consigli irrigazione giardino

La centralina dell’impianto è dotata di un sistema di programmazione che permette di decidere in maniera precisa, quando far durare l’irrigazione e con quale periodicità ripeterla.

Durante il periodo estivo, l’irrigazione di un prato richiede una media di 5 litri per metro quadrato.

La programmazione ideale prevede turni lunghi e al mattino presto, con intervalli di alcuni giorni, in modo da aiutare le radici a sviluppare in profondità e conferire al tappeto erboso maggiore robustezza. Per approfondire ti consigliamo di leggere la nostra guida su come annaffiare il prato.

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