Calendario verde di Febbraio – Bottos
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AZOTO. MENO A PRIMAVERA, PIÙ IN AUTUNNO A primavera tutte le microterme si risvegliano dalla dormienza e si accrescono rapidamente. La crescita rallenta quindi in estate per poi risalire in autunno. (Ma non allo stesso modo della ripresa vegetativa primaverile! Perché?). Se la T fosse l’unico fattore in gioco non ci sarebbe differenza fra primavera e autunno. In realtà, sono le micro stesse, per loro natura, le responsabili di tale diversità. Con la ripresa vegetativa, in primavera, si ha un alto consumo di carboidrati da parte della pianta il che conduce a una rapida crescita. E quanto più veloce è la crescita tanto maggiore è la produzione di nuovi tessuti: l’attività fotosintetica aumenta e nuovi carboidrati vengono prodotti per andare a rimpiazzare quelli utilizzati. Dunque: Tanto più N azoto a primavera meglio è? Non sempre è così. Ingenti apporti di N in primavera si possono tradurre in un TE più deteriorato in estate. Un’eccessiva concimazione azotata primaverile, quando la pianta è già predisposta a una maggiore crescita, può forzare a un consumo di zuccheri oltre il necessario. Il prato risulterà in perfetto stato nell’immediato, ma indebolito in estate (quando la crescita è ridotta) perché povero di riserve. E in autunno? Nessun contro, invece, a incrementare l’N in questa stagione. Meglio ancora se ben associato a una giusta dose di potassio! (BarFertile Spring/Autumn; BarFertile Active).
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