La semina del prato in autunno
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Il tappeto erboso può essere intrappolato da un sottile strato di materiale vegetale inerte e di colore paglierino noto come feltro, che si accumula vicino al suolo. Questo strato si forma soprattutto in periodi di stress termico, come l’estate o l’inverno.
Il feltro è costituito da residui di foglie, radici, steli e componenti vegetali che degradano lentamente. Questo strato tende a accumularsi in eccesso quando la materia organica si accumula più velocemente di quanto possa essere decomposta dai microrganismi nel terreno.
Un eccesso di feltro può causare problemi significativi. Quando supera i 2/3 di millimetro di spessore, iniziano a emergere una serie di complicazioni che possono danneggiare seriamente il prato.
La presenza del feltro influisce su vari aspetti della vita del prato e altera alcune delle attività più cruciali per la salute dell’erba. Ecco i principali effetti negativi dell’eccesso di feltro:
I momenti ideali per la rimozione del feltro sono durante i periodi di intensa crescita vegetativa, che si verificano alla fine dell’estate e all’inizio della primavera. Tuttavia, è importante notare che la rimozione del feltro può essere un processo che danneggia leggermente il prato, ma durante questi periodi, il prato ha il tempo e le condizioni per riprendersi.
Verso la fine dell’estate, quando le temperature iniziano a scendere, solitamente a fine agosto o all’inizio di settembre, è il momento ideale per iniziare.
In primavera, è meglio attendere che l’inverno sia finito prima di procedere. Dopo di che, è necessario agire rapidamente per ridurre i rischi di infestazioni. In generale, le operazioni di rimozione del feltro possono essere eseguite da inizio marzo a fine aprile.
In realtà, se il feltro è particolarmente spesso, è consigliabile rimuoverlo anche al di fuori dei periodi ideali, evitando solo quando il terreno è estremamente caldo o freddo. I problemi causati dal feltro sono tali che la rimozione è spesso necessaria in qualsiasi momento.
Il feltro può essere rimosso meccanicamente utilizzando strumenti appositi, che possono essere manuali, elettrici o a scoppio. Il metodo più efficace coinvolge una serie di tagli verticali seguiti dalla rimozione meccanica del materiale estratto, che deve essere poi raccolto.
Il taglio verticale può essere eseguito con lame su un pettine o su rotori. Questo taglio può essere effettuato a filo del terreno o con una leggera incisione, che può essere utile se si prevede di riseminare il prato successivamente. È consigliabile effettuare un’irrigazione leggera qualche ora prima della rimozione del feltro.
Esistono anche metodi più delicati per la rimozione del feltro, che utilizzano delle astine a molla. Questi sono adatti per tappeti erbosi sostanzialmente sani, senza diradamenti, che non richiedono risemina.
Una volta che il feltro è stato completamente rimosso, è utile adottare alcune pratiche per limitarne la ricomparsa. Queste semplici azioni o precauzioni possono ridurre significativamente la formazione del feltro:
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